mercoledì 1 aprile 2009

Tentazione Pa-Pe-Ro ma cresce Iaquinta

Contro l'Irlanda del Trap, Pazzini-Pepe-Rossi in attacco sono una bella suggestione, ma nella rifinitura mattutina Lippi avrebbe provato con l'attaccante bianconero accanto a Pepe-Pazzini...Sarà probabilmente l’Italia del Pa-Pe-Ro, ma resta da capire se dall'inizio o a gara in corso. Il tridente d’attacco Pazzini-Pepe-Rossi è la tentazione di un’Italia giovane, dal look sbarazzino, per convincere e farsi amare persino dalla Bari di Cassano. Dove l’Italia è imbattuta: 7 precedenti, altrettante vittorie.
TOP SECRET - Lippi prima della sfida con il Montenegro non aveva fatto pretattica. Gli 11 di Podgorica erano annunciati dai fatti, se non alle dichiarazioni. Stavolta in conferenza stampa, tra ieri mattina a Coverciano e ieri pomeriggio a Bari, ha fatto catenaccio. "Voglio capire come hanno recuperato i miei giocatori" ha detto. Iaquinta e Pepe avevano accusato qualche lieve acciacco post Montenegro, e così il c.t. si è concesso fino all’ultimo minuto disponibile, quelli della rifinitura mattutina di stamani a Bari, al San Nicola, per verificare le carte a disposizione. E proprio lì, sull'erba del San Nicola Iaquinta avrebbe mostrato di aver recuperato dall'infortunio e Lippi l'avrebbe provato accanto a Pepe e Pazzini. Insomma, stando alle ultime notizie, l'attaccante bianconero potrebbe essere di nuovo in leggero vantaggio su Giuseppe Rossi.
PAZZINI - Ma il tridente d’attacco giovane, quello che per la prima volta non metterebbe in campo un campione del mondo, è una bella tentazione. Perché sarebbe composto dai nostri giocatori più in forma. Per cogliere l’attimo. Come hanno saputo fare loro. Pazzini, l’ultimo arrivato nel gruppo azzurro, classe 1984, si è visto spalancare le porte della Nazionale dal k.o. di Gilardino nell’ultima giornata di campionato. Si è accomodato in panca, a Podgorica: dentro Iaquinta. Poi è entrato e ha segnato, al debutto in azzurro. E’ in un momento magico. In campionato con la Samp ha realizzato 8 gol in 10 partite di campionato, più le tre reti in due uscite di coppa Italia. Lippi ha sintetizzato dopo Podgorica: "Come gli batte la palla addosso finisce in rete".
PEPE - La sua Udinese è la consolazione italiana in Europa. Si giocherà contro il Werder Brema un posto in semifinale di coppa Uefa dopo l’impresa dell’eliminazione dello Zenit detentore del trofeo. Anche lui, come il suo amico "Pazzo", in Montenegro è partito da seduto. Anche lui, classe 1983, ha saputo cogliere l’opportunità che gli si è concretizzata nello sfortunato infortunio del compagno di squadra anche nell’Udinese Di Natale. Pepe mica aveva iniziato bene a Podgorica. Un po’ sacrificato a sinistra, si è mangiato un gol. Ma mica si è arreso. Ha continuato a correre, lui che si è saputo dimostrare la principale alternativa a Camoranesi, lui capace di pedalare come un matto sulla fascia, ma anche di giocate decisive. Come l’assist a Pazzini, arrivato dalla prediletta fascia destra.
ROSSI - Va di fretta, ma senza ansie, più maturo della classe 1987 esibita dal suo passaporto. Ha bruciato le tappe, il salto dall’Under 21 alla Nazionale dei grandi è stato veloce, anticipato. Con il Villarreal è nei quarti di Champions League, una goccia di Italia nel mare inglese che ha travolto i nostri club. Ha fatto panca in Montenegro, "nessun problema" - ha precisato -. Lui è pronto, se gli verrà data un’occasione. In Italia i club di punta non gliela hanno concessa, e lui se l’è presa in Spagna, come aveva fatto in Inghilterra. Contro il Brasile nella sua ultima uscita aveva ravvivato l’Italia, stasera proverà a segnare il suo primo gol azzurro. Insomma, il Pa-Pe-Ro è pronto, si vedrà se dall'inizio o meno, per la prima puntata di una storia che si preannuncia più lunga degli infortuni di chi vanno a sostituire i protagonisti di questo inedito attacco. Con quella sigla da cartone animato, aspettarsi il lieto fine è naturale.

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