giovedì 9 aprile 2009

Giovinco vota per lo stop "Non si dovrebbe giocare"

Il fantasista della Juventus: "Sono scelte che arrivano dall'alto, ci adeguiamo, ma se segno al Genoa non esulto, e dedico il gol a tutte le persone coinvolte nel terremoto in Abruzzo. Lo scudetto? Nella vita non si sa mai, e in Coppa Italia possiamo ribaltare il risultato dell'andata"...Una sfida col lutto nel cuore, una partita che Sebastian Giovinco e compagni avrebbero preferito rimandare. Sabato c'è il Genoa, ma negli occhi di tutti sono ancora vive le terribili immagini del terremoto in Abruzzo, difficile concentrarsi su una partita quando la mente e i pensieri sono altrove. La Juve ci proverà, col lutto al braccio e l'Abruzzo nel cuore.
FORMICA ATOMICA - Sebastian Giovinco lo dice chiaramente. "Secondo me non si dovrebbe giocare. È la prima volta che mi capita una situazione del genere, e non posso dire cosa sia giusto o no. Se segno non esulto, ma dedico il gol a tutte le persone coinvolte nel terremoto in Abruzzo". Il fantasista bianconero parla ai microfoni di Juventus Channel. "Da quando è successo questo dramma, non si è parlato d'altro tra noi calciatori. Come squadra, gruppo e società siamo molto vicini alle persone colpite dal terremoto. Poi si sta cercando di fare qualcosa di concreto, per dare un contributo utile ed essere ancora più vicini all'Abruzzo. Ci stiamo muovendo. Possiamo solo cercare di stare il più possibile vicino a queste persone. Se è stato deciso di giocare, dobbiamo farlo. Sono scelte che arrivano dall'alto". Il pareggio col Chievo è stata un'occasione persa, ma col Genoa c'è voglia di reazione. "Col Chievo abbiamo perso una bella occasione per vincere e restare vicini all'Inter. Ma non solo per lo scudetto, stavamo attraversando un buon momento ed era importante fare bene. Nello spogliatoio non ci siamo detti niente. Eravamo arrabbiati, amareggiati e delusi. Però è bello anche continuare a sognare. Non si sa mai nella vita. Mai dire mai. Il Genoa? Sarà un sfida bella. Noi siamo secondi, loro quarti c'è una bella atmosfera. Il Ferraris, poi, è uno stadio all'inglese, è molto bello. Sarà una partita difficile, ma dobbiamo andare lì per vincere, anche perchè non possiamo più sbagliare. Penso che il Genoa arriverà quarto lo stesso, è in ottime condizioni".
OBIETTIVO COPPA - L'obiettivo stagionale è diventata la Coppa Italia: il 22 aprile i bianconeri dovranno ribaltare il 2-1 dell'andata contro la Lazio. "Eravamo una squadra che veniva dalla serie B, penso che abbiamo fatto fin troppo bene. Nove punti dall'Inter sono un distacco importante, difficile da recuperare. Nel ritorno di Coppa Italia, invece, penso che abbiamo tutte le qualità per ribaltare la sconfitta dell'andata. Ce la metteremo tutta. La Champions? Sono contento della vittoria del Chelsea contro il Liverpool, in fondo sono stati loro ad eliminarci, ed è bello sapere che vanno avanti. Non avevo nessun dubbio, in tutte e due le partite dei quarti avrei puntato sul Chelsea, sicuramente arriverà fino in fondo".
CONCORRENZA - La concorrenza non spaventa la formica atomica: "Posso giocare insieme a Del Piero, dobbiamo ancora conoscerci a fondo. Ma c'è già un grande feeling. Mi trovo bene anche con Nedved. Mi dà tanti consigli, c'è il massimo rispetto tra noi. Ma credo che non andrà in pensione a fine stagione, può fare altri tre anni. Cosa penso di Diego? È un grande, alla squadra fa sicuramente comodo un giocatore così. Sarà il benvenuto nel caso in cui dovesse arrivare. Io poi ho dei compiti da svolgere, e faccio quello che mi dicono di fare. A volte seguo anche l'istinto, che mi dice di andare un pò più in mezzo. Meglio essere protagonista in un'altra squadra? Io voglio restare alla Juve, anche se nessuno mi dà la certezza di giocare. Un ventenne non potrebbe chiedere di più. Ho già dimostrato di poter giocare fuori, ora voglio farlo anche qui".

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