lunedì 6 aprile 2009

Furia Lotito dopo Siena "Stipendi? Ora cambio"

Ho sempre pagato con puntualità - tuona il presidente della Lazio - ma ora sarà diverso. Si può perdere, ma devi lottare". Confermati ritiro e silenzio stampa. Su Macheda, eroe a Manchester: "Abbiamo fatto di tutto per trattenerlo, ma qui è come un mercato delle vacche".....Non si può perdere così, si può perdere ma devi lottare. Loro non mi conoscono, adesso cambio". Dopo la débacle con il Siena la misura è colma per Claudio Lotito. Intanto ieri Delio Rossi, dopo tre sconfitte consecutive, aveva già anticipato di non pensare alle dimissioni: "Sono un atto di resa e non fanno parte del mio repertorio". E sabato la Lazio è attesa dal derby contro la Roma.
NUOVO CORSO - Il presidente della Lazio - a Milano per un workshop sugli stadi modulari, cui partecipano anche il presidente del Coni Petrucci, quello della Federcalciobete Abete e della Lega Galliani - spara a zero sulla squadra e minaccia ritorsioni immediate: "A Siena non prendono stipendi da quattro mesi? Io sono stato sempre puntuale come la morte, ma adesso cambio", ha detto Lotito. Il presidente biancoceleste ha confermato inoltre che la squadra è in ritiro da oggi e ha imposto ai giocatori il silenzio stampa.
SU MACHEDA - "Macheda? Noi sapevamo che era un grande giocatore, abbiamo fatto di tutto per trattenerlo, abbiamo addirittura diffidato più volte la società inglese, lo fece allora Sabatini, per impedire quello che è accaduto". Lotito ha parlato ai microfoni di Sky Sport24 a proposito di Federico Macheda, il giovane giocatore che ieri ha regalato al Manchester Utd la vittoria contro l'Aston Villa: "Purtroppo - spiega Lotito - le normative non consentono, e questa è una cosa vergognosa, di poter contrattualizzare i giocatori sotto i 16 anni. Quindi tutti i giocatori vengono scippati normalmente da questa società che, fuori da qualsiasi rispetto di codice etico, si accaparra i genitori dandogli lauti compensi, offrendogli posizioni lavorative importanti, cosa che non dovrebbe accadere perchè con un ragazzo di 15 anni non è pensabile che una società dia milioni di euro ai genitori, si compri i genitori, e questo è il vero problema, e poi i genitori firmano per conto del giocatore. Normalmente questi sono ragazzi che provengono da famiglie non sicuramente agiate che, sulla scorta dell'interesse economico, sono mosse a trovare soluzioni alternative all'estero, sperando che poi il figlio sfondi nel calcio e dia loro una stabilità anche futura".
MERCATO DELLE VACCHE - "Il problema -. prosegue Lotito - è che il sottoscritto ha interloquito con i genitori, mettendoli nella condizione di poter accettare qualsiasi offerta, ma in realtà questa scelta era stata già consumata e sottoscritta, e noi non possiamo seguire comportamenti che ritengo siano immorali perchè si tratta quasi di fare il cosiddetto allevamento, invece che del bestiame, dei giovani attraverso compensi. Questo non può accadere perchè il calcio è uno sport che deve basarsi sui valori autentici del rispetto delle regole, dei valori fondanti che sono i valori olimpici - conclude Lotito -. Non è pensabile che un ragazzo di 15 anni venga comprato come se fosse il mercato delle vacche, tanto per essere molto chiari".

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