lunedì 6 aprile 2009

Ferrara: "La Juve di domani cresce intorno a Milano"

Parla il responsabile del vivaio bianconero: "In Lombardia abbiamo il maggior numero di Academy. Non contano i trofei, ai ragazini vogliamo insegnare dei valori e aiutarli a crescere bene"... La Juve ha un obiettivo: rinforzare il settore giovanile. Il progetto è ambizioso e i bianconeri hanno anticipato la concorrenza inaugurando le prime Juventus Academy nella stagione 2004/2005. Sono 49 sparse in tutta Italia, di cui nove (Equipe Lombardia, ASD J Cusano, Ossona, Superga, Union Villa Cassano, Pol. Franciacorta, Rodanese, Baggio 2 e Nuova San Romano) in Lombardia. Segno che questa è una regione sulla quale la Juve ha puntato l'interesse tanto, ed è notizia delle settimane scorse, da essere anche in trattativa con la storica Aldini, da sempre legata al Milan. Tanti ragazzi, da 6 ai 12 anni, nel mirino bianconero. Per qualcuno di loro si apriranno i cancelli di Vinovo. Ciro Ferrara, responsabile del settore giovanile bianconero, non ha dubbi: il progetto Juventus National Academy è fondamentale per il futuro: "Il settore giovanile è un elemento essenziale per qualsiasi squadra. A maggior ragione in tempi di crisi come questi: allevare talenti in casa è un vantaggio economico da non sottovalutare".
Quali sono gli obiettivi delle Juventus National Academy? "Abbiamo deciso di investire molto nei giovani e stiamo ottenendo ottimi risultati sportivi, ma non solo. Non contano solo i trofei: vogliamo insegnare ai ragazzini valori importanti, dobbiamo aiutarli a crescere nel migliore dei modi. Le Juventus Academy sono scuole calcio per ragazzi dai 6 ai 12 anni, affiliate a società dilettantistiche dislocate su tutto il territorio nazionale. Oggi sono 49 ma puntiamo a crescere ogni anno, anche all'estero".
Una specie di settore giovanile allargato? "Lavoriamo in sintonia con gli allenatori e i preparatori di tutte le società amiche. L'obiettivo è costruire giocatori che possano arrivare alla prima squadra o comunque di primo livello. Vogliamo migliorare la qualità del prodotto Juve, il reclutamento dei ragazzi è parte essenziale per il futuro. Chiunque può iscriversi, gli allenatori delle società ci segnalano i più bravi, il passo successivo è il settore giovanile della Juve a Vinovo. Per noi è una prima selezione importante, gli osservatori da soli non bastano".
La regione con più Juventus Academy è la Lombardia. Un dato significativo? "Il mercato offre diverse possibilità, abbiamo avuto l'opportunità di crescere e di creare nuove Academy in Lombardia e l'abbiamo fatto. E' giusto così, alcune regioni storicamente offrono al calcio italiano talenti e campioni importanti, e la Lombardia è una di quelle. L'organizzazione è importantissima; abbiamo investito tanto e a lungo termine contiamo di avere un tornaconto".
Contate di battere la concorrenza di Milan e Inter? "Ogni squadra fa le sue scelte per quanto riguarda il settore giovanile, ognuno porta avanti le proprie idee. Anche Milan e Inter investono sui ragazzini".
Ferrara come si trova nella doppia veste di responsabile del settore giovanile e di papà? "Benissimo. Per quanto riguarda le Academy non puntiamo solo all'aspetto tecnico ma soprattutto a quello umano. Il rapporto tra allenatore e ragazzo è la cosa più importante, le famiglie ci affidano i propri figli non solo per insegnare loro il calcio ma anche per aiutarli a crescere. Personalmente mi sento di consigliare sia le scuole calcio sia i camp estivi organizzati dalla Juve: mio figlio più grande ha frequentato il Summer Camp a Procida per un paio d'anni. Quello più piccolo sta imparando in una Soccer School e ho potuto toccare con mano il valore dei tecnici e dei metodi di allenamento".

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