martedì 7 aprile 2009

Mancini e l'ufficio di Mou "Io amavo stare sul campo"

L'ex tecnico nerazzurro in tv da Chiambretti punzecchia il suo successore: "Dopo l'uscita della Champions ha chiesto subito una riunione? Sarà stata da 100 milioni di euro...". E su Adriano: "Ha un problema serio e va curato da persone adatte"...Roberto Mancini a tutto campo. Ospite della puntata di Chiambretti Night in onda giovedì, ma registrata oggi, l'ex tecnico dell'Inter ha parlato molto di vita nerazzurra. La sua, ma anche quella di altri. A partire da un suo ex giocatore in difficoltà.
AIUTO - "Adriano ha un problema molto serio - ha detto Mancini parlando dell'attaccante brasiliano -. Io e tutti all'Inter abbiamo cercato di aiutarlo, ma a volte i calciatori interpretano l'aiuto per qualcos'altro. Mi dispiace per la situazione in cui si trova. E credo che vada curato da persone adatte". Piero Chiambretti lo ha presentato come l'allenatore degli ultimi tre campionati vinti dall'Inter, ma Mancini lo ha corretto. "Da allenatore ho vinto due scudetti e mezzo", ha detto, convinto che il tricolore assegnato a tavolino non dovesse essere rifiutato, ma "andavano cancellate cose che hanno fatto altri e che non dovevano essere commesse, anche perché non servivano, vista la forza della Juventus".
BATTUTINE - Nella lunga intervista, Mancini ha anche riservato qualche battuta pepata al suo successore, Josè Mourinho, che una settimana fa nello stesso show aveva sottolineato come Mancini dopo l'eliminazione dalla Champions avesse annunciato il suo addio, mentre lui ha chiesto subito una riunione per vincere ancora. "Chissà - ha detto con un sorriso Mancini - se era una riunione da 100 milioni di euro...". E poi è tornato sulla storia dell'ufficio che il portoghese non avrebbe trovato ad Appiano Gentile e che ora esiste. "Io e il mio staff - ha spiegato il marchigiano - amavamo stare sul campo. Ai giocatori, anche a quelli bravi, si può insegnare qualcosa… ma sul campo. In ufficio è difficile…".

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