venerdì 10 aprile 2009

Mourinho: "L'importante è che Adriano sia felice"




Il tecnico dell'Inter sull'annuncio del brasiliano di voler fermarsi e non rientrare in Italia: "Si può perderer il giocatore, ma l'uomo no". Sulla corsa scudetto: "Il nostro vantaggio non è definitivo"......








Vigilia di Inter-Palermo, ma tiene banco la vicenda Adriano. Il brasiliano ha detto basta: si ferma, non tornerà in Italia. E Mourinho sceglie la via del silenzio. "Non voglio parlare - dice il tecnico portoghese - L'Inter ha fatto di tutto per aiutarlo, anche prima di me. Io come allenatore e persona, e così i compagni e il presidente. Vedremo. L'importante è che lui sia felice così. Se si perde il giocatore e si trova l'uomo è perfetto. Ma non ho ancora parlato con lui. Sicuramente avremo più avanti la possibilità di capire veramente la ragione di queste parole".
SCUDETTO - Mou parla poi della corsa al titolo. "Ci mancano 15 punti, il nostro vantaggio non è definitivo". Domani l'Inter, +9 sulla Juve, è impegnata in casa contro il Palermo, mentre i bianconeri fanno visita al Genoa. "Non possiamo pensare che la Juve perda qualche punto per strada. Noi avremo l'opportunità di fare 12 punti in casa, praticamente abbiamo la chance di vincere il campionato a San Siro", dice il tecnico nerazzurro. "I tifosi devono capire che non è ancora fatta, abbiamo bisogno del loro sostegno. Non mi è mai capitato di perdere il campionato negli ultimi due mesi, ma non si sa mai" - aggiunge lo Special One - "Una settimana fa, si pensava che il nostro vantaggio potesse scendere da 7 a 5 punti. Invece è aumentato fino a 9. Domani, chissà, passa da 9 a 6. Il Palermo viene qui per giocare, non sarà un match nel quale avremo il pallone solo noi".
TERREMOTO - Nel giorno del lutto nazionale e dei funerali solenni, Mourinho parla anche del sisma in Abruzzo. "In questo momento siamo tutti con le vittime, con le famiglie, con la tristezza e il dolore - ha detto l'allenatore dell'Inter - Tutti assieme. La vita continua per le famiglie delle vittime, ma la memoria di questo momento resterà in tutti. In Abruzzo hanno bisogno di appoggio non per due giorni, ma per la ricostruzione della loro vita. Stiamo cercando di fare qualcosa. Fatto con il cuore, e senza pubblicità. Ora non dobbiamo parlare più di questo".
PUGNO -La decisione della giustizia inglese di non procedere contro il tecnico dell'Inter, accusato di aver dato un pugno ad un tifoso del Manchester Utd, è stata liquidata in un trafiletto, ma Mourinho la prende con distacco: "Sarebbe stata una vera storia se io avessi preso a pugni il tifoso. È nata una piccola storia solo sul dubbio che io lo avessi fatto... Ma il fatto che non è successo niente è solo una piccola notizia. È così, lo sappiamo...".



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