lunedì 30 marzo 2009

Un "Calcio alla Sla" Tutti a Brescia il 3 aprile

Appuntamento venerdì allo Stadio Rigamonti, ore 20.30, dove le vecchie glorie del Milan affronteranno quelle del Brescia. Da una parte Albertini, Baresi, Boban, dall'altra Baggio e Guardiola. L'incasso sarà devoluto alla Fondazione Stefano Borgonovo...C'erano 25 mila spettatori venerdì sera a Marassi per il derby genovese contro la Sla. Una serata da brividi in cui sono stati raccolti 200 mila euro a favore della Fondazione Stefano Borgonovo. Un successo che Brescia vorrà replicare venerdì 3 aprile allo stadio Rigamonti (ore 20.30): una gara amichevole tra grandi campioni del passato di Brescia e Milan a favore della Fondazione.
ANCHE BAGGIO - Comun denominatore il titolo della manifestazione: "Un calcio alla Sla". Da una parte le vecchie glorie del Milan, dall'altra quelle del Brescia. Tra i rossoneri hanno dato la loro adesione Albertini, Baresi, Boban, Braglia, Costacurta, Di Canio, Eranio, Evani, Fiori, Filippo Galli, Gambaro, Ganz, Giunti, Leonardo, Lorenzini, Massaro, Nava, Raducioiu, Stroppa, Tassotti, Vierchowod, con Ancelotti e Sacchi allenatori. Per il Brescia hanno detto si Baggio e Guardiola, il tecnico del Barcellona. Questo l'elencoo completo: Aliboni, Altobelli, Appiah, Ascagni, Baggio, Ballotta, Barollo, Baronchelli, Beccalossi, Bisoli, D. Bonetti, I. Bonetti, Bonometti, Cagni, Chiodini, Cusin, De Paola, Di Biagio, Esposito, Gallo, Garparoli, Gentilini, Giunta, Gobbo, Gritti, Guardiola, Hagi, Lerda, Mariani Mossini, Mutti, Nappi, Neri, Petruzzi, Piovani, Possanzini, Quaggiotto, Rossi, Salvi, Saurini, Savino, Strada, Tare, Torresani, Turchetta, Turkylmaz, Vettore, Zanoncelli, Zigoni, Ziliani, Zoratto; sulla panchina Mazzone e Vicini.
SOSTEGNO - L'intero ricavato dell'iniziativa andrà tutto a sostegno della Fondazione cha ha lo scopo di sostenere la ricerca sulla Sla e l'assistenza alle famiglie dei pazienti affetti da questa malattia, e dell’Aisla, un'associazione indipendente, fondata nel 1983 da un piccolo gruppo di persone che, frustrate dalla loro esperienza di isolamento e di abbandono ma piene di speranza e visione futura per migliorare la situazione di pazienti e familiari, si costituiscono in associazione per poter contrastare l'incubo della sclerosi laterale amiotrofica.

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