martedì 24 marzo 2009

Lippi: "Cassano? Non parlo E non perché sono arrogante"


Il c.t. azzurro: "Non devo motivare le mie scelte". Anche Pazzini, compagno d'attacco del barese nella Samp, sembra dargli ragione: "Ricordiamoci che il mister è campione del Mondo e spetta a lui decidere". Alle 16, una seconda seduta atletica, stavolta a porte chiuse..."Cassano? E dov'è? Sapete che parlo solo dei presenti". Prima domanda, prima risposta di Marcello Lippi. Deciso di fronte a chi gli chiede della non convocazione di Antonio Cassano in Nazionale. "Non devo motivare le mie scelte - le parole del c.t. dell'Italia -. Ho le mie convinzioni e non devo dare spiegazioni. E non perché sono arrogante, ma perché voglio lavorare su chi c'è".
LAVORO - "Sono molto contento che staremo insieme dieci giorni per parlare delle nostre cose e ricreare un gruppo con le caratteristiche che vogliamo - prosegue Lippi -. Ho detto loro che la vera espressione del calcio di un paese è la Nazionale, e non le squadre di club. Finora abbiamo fatto bene, con 10 punti in quattro partite, ma c'è un'altra squadra, l'Irlanda, che ha fatto le nostre stesse cose. Saranno loro i nostri antagonisti principali, forse gli unici per il primo posto del girone. Trapattoni? Non ha tradito nessuno, è un professionista che ha lavorato ovunque e che ora è stato chiamato a guidare una nazionale. E' motivo d'orgoglio che allenatori italiani siano chiamati per incarichi così importanti. Ho detto ai giocatori che lavoreremo molto, ma voglio far loro capire che non è importante quando si gioca ma far parte di questo gruppo".
NOVITA' - Lippi spiega così le tre novità nel gruppo azzurro che sabato affronterà il Montenegro a Podgorica e mercoledì 1 aprile a Bari l'Irlanda di Trapattoni: "Voglio inserire gradualmente gente giovane in questa squadra. Ho promesso a Casiraghi di lasciargli i suoi giocatori che si sono conquistati gli Europei, ma visto che l'Under 21 gioca un'amichevole ne ho convocato qualcuno. Pazzini è stato il primo nome a cui ho pensato quando si è fatto male di Gilardino, Bocchetti sta facendo molto bene ma ci sono anche altri giocatori che stanno facendo bene e sto seguendo. Santon per esempio è un giovane che sta facendo molto bene, ma ho ritenuto che sia giusto fargli seguire un iter di avvicinamento alle squadre nazionali e credo debba cominciare dall'Under 21".
GRUPPO ALLARGATO - Lippi parla anche dei criteri di selezione: "Non basta fare due o tre mesi bene per entrare a far parte di questo gruppo. Ci sono anche tanti calciatori che hanno il doppio passaporto e stanno proponendosi - dice dopo aver dribblato la questione Amauri -, ma a loro dico che non cerchiamo oriundi ma giocatori italiani. Chi sta facendo bene invece avrà la sua occasione. La partita del 6 giugno (amichevole contro l'Irlanda del Nord, ndr) potrebbe essere l'occasione giusta per premiare chi ha fatto bene durante il campionato"
PAZZINI - "Per me raggiungere la Nazionale è una grandissima soddisfazione, cercherò di mantenere questa maglia - commenta Gianpaolo Pazzini, uno dei tre debuttanti in azzurro -. Vengo con entusiasmo e non ho sassolini da togliermi, né alcun rancore nei confronti della Fiorentina. Forse può essere più facile rispetto al passato segnare con gli assist di Cassano, ma ho fatto tanti gol anche con mie invenzioni". L'attaccante della Samp parla anche della mancata convocazione del barese: "Non sono decisioni che spettano a me. Ricordiamoci che il mister Lippi è Campione del Mondo e spetta a lui la scelta finale".
BOCCHETTI - Poi tocca a Salvatore Bocchetti, difensore del Genoa, raccontare le sue prime emozioni azzurre: "Fare colazione questa mattina con i Campioni del Mondo intorno a me è stata una sensazione bellissima. È una Nazionale che parla molto napoletano, ma ho legato già con tutti i compagni di squadra".

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