sabato 28 marzo 2009

L'appuntamento di Mancini "In panchina a luglio"

L'ex tecnico nerazzurro, a Genova per il derby dedicato alla ricerca sulla Sla, annuncia: "A luglio tornerò ad allenare perché ho nostalgia". E su Cassano: "Abbiamo la stessa idiosincrasia per la Nazionale"..."A luglio tornerò su una panchina, perché la nostalgia inizia farsi sentire". Roberto Mancini sembra pronto ad una grande svolta. Una settimana fa a Daria Bignardi aveva dichiarato: "Io all'Inter? Sono sotto contratto per i prossimi tre anni, ma non penso che in questo momento abbiano bisogno di un tecnico".
Stasera invece, l'ex tecnico nerazzurro, a Genova per il derby della solidarietà dedicato alla ricerca sulla Sla e alla Fondazione Stefano Borgonovo, ha detto a SportItalia di aver considerato questa "una vacanza, più lunga del solito", ma che presto tornerà in panchina. "Non ad agosto, ma già a luglio", ha detto il Mancio lasciando presagire quindi di avere contatti ben avviati, anche se non ha voluto chiarire se in Italia o all'estero.
L'ex bandiera della Sampdoria dello scudetto questa sera è sceso in campo insieme ad Antonio Cassano, la nuova stella blucerchiata di fronte ad oltre 21mila spettatori. Una sorta di passaggio di testimone che in qualche modo coinvolge anche la Nazionale. Il tecnico di Jesi ha sottolineato che lui e Cassano hanno in comune "oltre alla tecnica e al ruolo, una sorta di idiosincrasia nei confronti della Nazionale. Ma lui è giovane ed ha ancora tante possibilità per arrivare in Nazionale e convincere il c.t. a chiamarlo". In campo oltre a Cassano e Mancini, Attilio Lombardo, Gianluca Pagliuca da una parte; Thomas Skuravy, Matteo Ferrari, Stefano Sacconi, Claudio Bortolazzi dall'altra. Presente anche Stefano Borgonovo, che ha assistito alla partita da bordo campo e gli allenatori di Genoa e Samp, Gasperini e Mazzarri.
Nel corso della serata poi, il presidente del Genoa, Enrico Preziosi ai microfoni di SportItalia non ha escluso un possibile addio di Milito al Genoa: "Milito? Se a fine anno dovessero farsi avanti squadre capaci di offrirgli un ingaggio elevato, è chiaro che potrebbe andare via. Ovviamente - ha aggiunto - sarebbe giusto che il contratto di altri due anni venisse rispettato. Noi però non possiamo permetterci ingaggi troppo elevati. Milito, per quanto ci riguarda, guadagna già tanto”.

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