domenica 22 marzo 2009

Il Chievo vede la salvezza Palermo, Europa più lontana

Con un gol di Luciano nel recupero del primo tempo i veronesi battono i siciliani, penalizzati dall'espulsione di Cassani al 36'. Con questo successo i ragazzi di Di Carlo si allontanano dal quartetto di coda...Non si ferma più il Chievo di Mimmo di Carlo. Con l'1-0 ai danni del Palermo fanno 10 punti in 4 giornate. A dare una mano all'ex bandiera del Vicenza di Guidolin anche i risultati delle dirette concorrenti. Reggina, Bologna e Toro perdono, mentre il Lecce pareggia. Tutto oro che cola per i piani salvezza del Chievo. Poco da dire sulla prova del Palermo, squadra che non sa proprio pareggiare (solo tre le X, in tutto il campionato). I siciliani hanno smesso di giocare dopo essere rimasti in dieci per l'espulsione di Cassani. Evidentemente le motivazioni sono quelle che sono. Del resto l'obiettivo Uefa, che già di suo non esalta Zamparini, è lontano. Da qui alla fine Ballardini sarà chiamato a un duro compito di motivatore.
SVOLTA - L'impressione è che senza una scossa la partita, tutt'altro che esaltante nei primi 30', procederebbe senza scosse e uno 0-0 non sarebbe utopia. Non si fa in tempo a pensarlo che Cassani stende Pellissier lanciato a rete. Damato estrae il rosso. Così il Chievo produce un finale di tempo incisivo, con Nocerino che arretra sulla linea difensiva in un Palermo meno tranquillo. Il gol arriva nell'unico minuto di recupero: Pellissier dalla sinistra crossa sul secondo palo, Simplicio copre come peggio non potrebbe e si fa beffare dal connazionale. Neppure Amelia è reattivo e Luciano mette dentro.
NESSUNA REAZIONE - Ballardini nella ripresa riparte con Kjaer e Mchedlidze per Migliaccio e Succi, passando alla difesa a tre. Ma è il Chievo che sfrutta bene la superiorità numerica. Amelia salva due volte su Marcolini, mentre dalle parti di Sorrentino tutto resta tranquillo per tutto il secondo tempo perché il Palermo non crea nulla. E l'assenza dello squalificato Miccoli non può bastare a giustificare questa improvvisa sterilità offensiva.

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