sabato 28 marzo 2009

Santon: "Bello, quando Mou mi chiama bambino"

Il 18enne terzino dell'Inter è venuto a trovarci in redazione e ha parlato di tutto: "Io, il predestinato che non sente l'emozione. Per poco non finivo al Milan..."L'unica patente che manca a Davide Santon è quella per guidare. "Dovevo dare l'esame il 31, per la gioia di quelli che sono ancora costretti a scarrozzarmi su e giù alla Pinetina, ma adesso quel giorno ho un altro impegno...". Proprio martedì (Olanda B-Italia under 21, ndr), e poi dici il destino: perché fra le tante patenti già sue (ragazzo prodigio, nazionale per i prossimi 15 anni, erede di Facchetti), quella è la più ricorrente.
Santon, si sente davvero un predestinato? "Diciamo che credo al destino e al fatto che ognuno di noi possa essere nato per fare qualcosa di specifico. E che mi sono capitate cose per cui mi sono detto: ma allora doveva proprio succedere".
La prima cosa importante che le ha detto Mourinho? "Il lunedì prima di Inter-Roma di Coppa Italia, io e lui soli nello spogliatoio: "Dopodomani sei titolare. E non dirlo a nessuno, neanche ai tuoi genitori".

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