mercoledì 25 marzo 2009

Uefa, una task force controllerà i club


Il governo europeo del pallone, riunito a Copenaghen, riempie la propria agenda di progetti. C’è la crisi, i medi e piccoli club rischiano di rimanere con l’acqua alla gola, così l’Uefa di Michel Platini prova a correre ai ripari. Come? L’ipotesi ventilata dal Financial Times parla dell’introduzione della tassa sul lusso, ovvero di un’imposta a cui starebbe lavorando l’Uefa per ridistribuire la ricchezza verso il basso. La modalità sarebbe simile a quella che trova applicazione nella Major League statunitense, dove i club che superano il tetto agli ingaggi devono pagare una tassa. «In Europa - spiega William Gaillard, braccio destro di Platini - una strada del genere, però, non sarebbe applicabile perché le nostre leghe sono aperte con promozioni e retrocessioni». Tassa del lusso (così come un tetto agli ingaggi) di difficile realizzazione, dunque. Più realistico limitare le rose a 25 giocatori. Intanto, l’Uefa dà vita ad una rivoluzione sui controlli ai bilanci dei club che si pone come un primo passo sulla via della creazione di un organismo di vigilanza sovranazionale. Ieri l’Esecutivo ha annunciato la creazione di un Panel di Controllo Finanziario per Club che avrà l’accesso ai conti delle società e il compito di verificare se le federazioni nazionali hanno avuto ragione ad attribuire le licenze per la Champions. Oggi, intanto, si vota per il nuovo Esecutivo: 12 i candidati, 9 i posti. In lizza c’è anche Abete con Carraro membro uscente.

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