sabato 21 marzo 2009

I tabloid dicono United E continua la lite su Roma

La stampa inglese considera favorevole al Manchester Utd il sorteggio dei quarti di Champions League, ma è preoccupata dalla possibilità di una finale tra i Red Devils e il Liverpool: la capitale italiana, nonostante le parole del sindaco Alemanno, non è ritenuta la sede più sicura.........Easy Easy" ("Facile Facile") dice il Sun; "See You in Rome" ("Ci vediamo a Roma") replica The Independent; addirittura "Champion!", con tanto di foto di un Sir Alex sghignazzante, titola a tutta pagina il Daily Sport. Insomma, mai sorteggio di Champions League poteva andare meglio per il Manchester United, che i giornali di casa vedono già in finale, visto che, a loro dire, l’ostacolo Porto è più che altro una formalità, sebbene l’idea del "dejà-vu" non sia proprio accantonata. Ma allora sulla panchina lusitana c’era un certo José Mourinho che, invece, adesso la Champions se la vedrà in tv, quindi nessuna possibilità che si replichi lo scherzetto del 2004.
OSTACOLO ASTON VILLA - Non a caso, i bookmakers hanno quotato l’improbabile passaggio del turno del Porto 66 a 1. "E’ stato un sorteggio favorevole per noi – ha riconosciuto Fergie – e siamo contenti". A rendere meno felice il tecnico dello United ci ha pensato, però, il calendario, piazzando la partita contro l’Aston Villa domenica 5 aprile per esigenze tv, ovvero due giorni prima della sfida contro il Porto. E senza alcuna possibilità di cambiamento, come ha subito spiegato un portavoce della Premier League ("la gara contro il Villa si disputerà com’era stata programmata"). Piccolo particolare che, però, dalle parti di Manchester tutti sembrano trascurare è che prima di fregiarsi del titolo di Campioni d’Europa per il secondo anno di fila, i Red Devils dovranno avere la meglio sulla vincente fra Arsenal e Villarreal in semifinale ed aspettare cosa succederà dall’altra parte del tabellone, dove ci sono Chelsea, Liverpool, Bayern Monaco e Barcellona. Non esattamente un dettaglio, insomma.
PREOCCUPAZIONE - E proprio la sfida tutta inglese fra Blues e Reds diventa "Deja Blue!" per il Daily Star, visto che le due formazioni si sfideranno per la quinta volta nella competizione, addirittura la 24ª da quando Rafa Benitez è sulla panchina del Liverpool (2004). L’andata sarà l’8 aprile, mentre il ritorno si giocherà il 14, ovvero il giorno prima del ventesimo anniversario della tragedia di Hillsborough, come i Reds avevano del resto chiesto all’Uefa. Uefa che, a detta del Daily Mirror, avrebbe adesso ben altri problemi da risolvere, perché la prospettiva di una finale Manchester United–Liverpool a Roma il 27 maggio (le altre squadre, ovviamente, ringraziano) viene già vista come il peggior incubo di sempre. A preoccupare una non meglio precisata fonte Uefa sarebbero i tifosi inglesi in arrivo in Italia anche senza biglietto e i fan locali romanisti, che hanno "un passato di violenza alle spalle".
STAB CITY - E a ricordare gli episodi incriminati ci pensa il solito Times che ha addirittura lanciato la campagna "Say no to Rome, Say no to Stab City", con tanto di raccolta firme tramite mail (rome@timesonline.co.uk), per spostare la finale dalla "capitale dell’accoltellamento" (come se a Londra di coltelli e accoltellati non ce ne fossero). "Quanta gente deve essere accoltellata a Roma prima che l’Uefa si decida a spostare la finale di Champions League?": questo l’attacco del pezzo che, poco sotto, continua spiegando che se si va su Google e si digita "Roma" e "accoltellamenti" si ottengono ben 280mila risultati. Presa di posizione che ha sollevato la reazione ferma del sindaco di Roma Alemanno, convinto che la capitale italiana darà prova di civiltà. Basta così? No di certo, perchè il quotidiano londinese prima elenca anche tutti i fatti di sangue avvenuti all’Olimpico dal 1984 e poi suggerisce altre possibili destinazioni per la finale (lo stadio di Wembley, il Nou Camp di Barcellona e l’AllianzArena di Monaco), chiudendo con il "suggerimento" che bisognerebbe bandire il calcio italiano dalle competizioni europee, come fu per quello inglese dopo i tragici fatti dell’Heysel del 1985, perché solo così in Italia si riuscirà ad estirpare il flagello hooligans. A questo punto non resta che sperare in un’altra finale, magari, perché no, Porto-Barcellona, così almeno in Inghilterra starebbero tranquilli...

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