domenica 22 marzo 2009

L'Inter tiene stretto il +7 Ibra: "Il futuro? Vedremo..."


Nel 3-0 sulla Reggina lo svedese regala un gol capolavoro, il secondo personale, che vale il primato nella classifica dei cannonieri condiviso con Di Vaio. A segno anche Cambiasso. Infortuni per Mancini e Jimenez. La Juve resta a più di due vittorie di distanza ....Assalto respinto. L'Inter conserva intatto il suo margine sulla Juventus, che ieri aveva vinto a Roma lanciando l'ennesima sfida scudetto. Il 3-0 sulla Reggina è netto, ed è impreziosito dal secondo centro di Ibrahimovic, fiorito nella ripresa: un pallonetto di sinistro al portiere, appena poco oltre il limite dell'area di rigore. Già nel primo tempo la partita era praticamente un affare chiuso grazie al gol di Cambiasso e al rigore di Ibra, procurato da Mancini. Per la squadra di Orlandi, che non vince una partita da fine novembre, troppi errori davanti a Julio Cesar, comunque bravissimo a respingere ogni tentativo.
FACILE - Il compito, per una volta, è talmente facile per i nerazzurri che nel giro di 10 minuti si trovano avanti di due gol. Il primo porta la firma di Cambiasso, servito da Stankovic sul filo del fuorigioco; il secondo scaturisce da uno slalom di Mancini, steso da Valdez, e Ibrahimovic, preciso nella trasformazione. Il resto, almeno per quanto il primo tempo, lo fa Julio Cesar, con la collaborazione degli imprecisi giocatori d'attacco di Orlandi.
PALO ZLATAN - Sperando di ritrovare l'impostazione della gara d'andata, l'allenatore dei calabrese lascia Brienza e Cozza in avanti aggiungendo Adejo, classe '89, stellina della Primavera. Mossa azzeccata per metà, perché in fase di possesso la Reggina è viva, però quando difende fa una fatica pazzesca. Così si spiegano le chance costruite davanti a Julio Cesar o non concretizzate (da Barillà e Costa) e le imbarcate che per poco, ma veramente poco come in occasione del palo di Ibrahimovic, non portano al 3-0 all'intervallo.
SUPER JULIO - Poi arriva il capolavoro di Zlatan, che si riconcilia anche con la parte del popolo interista che aveva sollevato il sopracciglio subito dopo l'eliminazione dalla Champions. Un gol che vale la testa della classifica cannonieri e il primato assoluto in carriera per reti in campionato. E che addormenta la partita visto che l'Inter arretra di qualche metro lasciando al suo bravissimo guardiano il compito di neutralizzare i tentativi di Adejo (davvero promettente), Barreto e Sestu.
INFORTUNI - Tra le altre note positive del pomeriggio interista vanno segnalate le prestazioni di Santon e Balotelli, ormai in pianta stabile nell'undici titolare. Sfortunati invece Mancini e Jimenez: colpiti da infortuni muscolari e quindi bloccati nel momento di dimostrare il loro valore a Mourinho. Una rarità nella loro stagione.

Nessun commento:

Posta un commento