domenica 28 marzo 2010

Inter, il Cska è già pronto Honda e Necid in gol




I russi hanno vinto oggi 2-1 in trasferta con la neopromossa Anzhi Makhachkala e ora possono concentrarsi sulla sfida di mercoledì a San Siro contro i nerazzurri. In gol su punizione il giapponese, decide il ceco di testa. Ecco come hanno giocato i prossimi eurorivali dei nerazzurri









Mentre l'Inter prepara quello che può diventare un match-ball per lo scudetto, in Daghestan, a migliaia di chilometri di distanza, il Cska prossimo avversario nei quarti di Champions batte 2-1 l'Anzhi Makhachkala, nella terza partita della sua Russian Premier League (7 punti per il Cska), l'ultima prima della trasferta italiana dei russi.

cska col 4-2-3-1 — Slutskij, tecnico del Cska che domani è atteso sugli spalti dell'Olimpico, fa solo un parziale turnover, lasciando in panchina uno dei gemelli Berezutski, Aleksei, e Semberas, uomo di quantità e ordine davanti alla difesa. Solo 45', nel secondo tempo, per il gioiellino della squadra, Dzagoev, che sta rientrando dopo un infortunio. Contro l'Anzhi, neopromossa, si gioca col 4-2-3-1: in porta c'è Akinfeev, la difesa vede Nababkin a destra, Schennikov a sinistra, Vassili Berezutski e Ignashevich centrali; davanti al reparto arretrato Aldonin e Rahimic, Necid è la punta di riferimento con Krasic, Honda e Mamaev a supportarlo. Nel corso della gara alla fase d'attacco si aggiungerà Dzagoev, per una squadra che dà pochi riferimenti davanti ma ha tanti giocatori in grando di saltare l'uomo.

punti di forza — Primo tempo poco convincente, con un errore enorme di Akinfeev in uscita che permette il vantaggio all'Anzhi. Meglio la ripresa, quando la squadra abbandona i lanci lunghi per affidarsi di più agli inserimenti dei centrocampisti. Honda, positivo per la grande mobilità e la capacità di far irpartire l'azione palla al piede, pareggia su punizione (errore del portiere) al 5' s.t.. Il giapponese pescato in Olanda batte tutti i calci da fermo da destra (è mancino), creando parecchi pericoli. Pericoloso negli inserimenti Aldonin (due occasioni di testa), sale col passare dei minuti Krasic: il serbo è il pezzo pregiato dei russi, svaria molto, arriva spesso al tiro. Il 2-1 è invece firmato da Tomas Necid, altro ragazzo dal futuro assicurato: il ceco è una punta vecchio stile, fa la sponda ed è pericoloso sui palloni alti. Non a caso segna di testa su cross preciso di Schennikov dalla trequarti. Buone notizie per Mourinho? La squadra di Slustkji sembra soffrire il pressing dell'Anzhi (finché dura), mentre la difesa, dove Berezutski si conferma non proprio un fulmine, concede abbastanza (occasione enorme per gli avversari neopromossi nel finale).





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