martedì 16 marzo 2010

Chelsea, più premi Inter, bacheca più ricca




Per i nerazzurri più diritti televisivi e più storia, il Chelsea meglio come fatturato, vendita di biglietti e merchandising. Ma i Blues hanno avuto bisogno di un importante intervento di Abramovich per risanare il bilancio







Nelle ultime 5 stagioni il Chelsea è il club che ha incassato più premi dalla Champions League, 183,7 milioni di euro (l’Inter: 125,7), nonostante non abbia ancora vinto una coppa. Allo Stamford Bridge l’equazione grandi investimenti e grandi introiti (e grandi debiti) è la più alta in Europa. L’Inter ha più storia e una più ricca bacheca di coppe internazionali, ma non regge il confronto con gli altri indicatori economici: valore del club, appeal del brand, fatturato, merchandising. Chelsea-Inter non è solo la sfida tra presidenti generosi, Abramovich e Moratti, tra il tecnico Special Mourinho e il Normal Ancelotti, è l’incrocio tra due prime delle classe. Squadre da battere in Premier e in serie A, giganti dell’azienda-calcio d’Europa.

DIRITTI TV: MEGLIO L’INTER — A leggere i numeri dei più autorevoli analisti di finanza dello sport, c’è un dato che sembra lampeggiare: l’Inter ha incassato una cifra maggiore dai diritti televisivi. Lo dice il rapporto Deloitte 2010: nella Football Money League (i dati sono ricavati dai bilanci depositati a chiusura della stagione ‘08-‘09), il Chelsea la spunta sul fatturato generale (242,3 milioni contro i 196,5 dell’Inter), sulla vendita dei biglietti (87,4 milioni contro i 28,2 dell’Inter), quasi un pareggio sul merchandising (Chelsea: 62 milioni; Inter: 52,6), ma sui diritti tv è promossa la società di Moratti. I nerazzurri hanno incassato 115,7 milioni superando gli inglesi, fermi a 92,9. Il valore potenziale del Chelsea (stimato dall’americana Forbes) resta di gran lunga superiore (609 milioni contro 281); la forbice si assottiglia per appeal e brand, perché il marchio dei Blues vale 180 milioni, quello dei nerazzurri 100 (fonte: Brand Finance 2009).

BILANCI: CHELSEA RISANATO — La notizia (gira per l’Europa da un paio di mesi) è il risanamento dei conti del Chelsea. Una robusta ricapitalizzazione annunciata il 30 dicembre ‘09 da Abramovich, registrata a chiusura del bilancio il 30 giugno ‘09, ha azzerato i debiti del Chelsea football club verso la controllante Chelsea limited (società che fa capo a Abramovich), convertendo in capitale i suoi crediti verso il club. Un’operazione sviluppata in 2 anni: il miliardario russo (il 50° uomo più ricco del Pianeta, ranking Forbes ‘10) ha ridotto il debito da 820 milioni di 2 stagioni fa ai 560 dell’ultimo anno, poi ha cancellato i numeri in rosso. Su questo piano l’Inter è intervenuta solo in parte. Nel bilancio chiuso il 30 giugno ‘09, presentava debiti per 431,55 milioni e crediti per 66,34 milioni (fonte: IlSole24Ore). Anche sul saldo annuale meglio gli inglesi: nell’ultimo bilancio, il Chelsea ha dichiarato una perdita di 52,1 milioni, l’Inter di 154,4 costringendo Moratti a un aumento di capitale di 70 milioni. In 14 anni di gestione Moratti, l’Inter ha fatto registrare una perdita di circa 1,15 miliardi di cui circa 730 milioni coperti da Moratti. Il russo ha salvato gli inglesi, destinati a un sicuro crack. A Stamford, anche l’Italia fa il tifo per gli stranieri: per l’argentino Milito o il camerunese Eto’o. Un Inter ai quarti potrebbe salvare il fallimento in Champions del nostro calcio (occhio sempre al ranking). Mentre, grazie ai premi in palio, per Moratti il passaggio del turno vale un tesoro.




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