domenica 28 marzo 2010

Elkann: "Deluso e arrabbiato" Continua l'emergenza Juve




Il vicepresidente Fiat striglia i bianconeri: "Manca grinta a tutti i livelli: da tifoso non posso che essere insoddisfatto". Con l'Atalanta mancheranno anche Poulsen e Camoranesi. Intanto Zaccheroni ha una media punti più bassa di quella di Ferrara e il primato di 19 sconfitte del 1961-62 è distante solo quattro sconfitte








Sono amareggiato, deluso e arrabbiato”. Lo sconforto di John Elkann è quello di tutti i tifosi bianconeri. Il presidente Exor, a margine dell’assemblea degli azionisti Fiat, striglia la Juve e si allinea ai concetti espressi ieri sera da Jean Claude Blanc. “Da tifoso non posso che essere insoddisfatto. Manca grinta a tutti i livelli – puntualizza Elkann – bisogna reagire per costruire una Juventus più forte”. Non si vede una soluzione. Dopo mesi di sofferenze la Juventus si ritrova praticamente al punto di partenza. Se non peggio. Il raffronto Ferrara-Zaccheroni fotografa impietosamente il momento bianconero. Quando Ferrara fu sollevato dall’incarico di allenatore era 6° in classifica con un ruolino di marcia di 10 vittorie, 3 pareggi e 8 sconfitte. Zaccheroni oggi è 7°, ha appena perso i due scontri diretti consecutivi per il quarto posto contro Sampdoria e Napoli e vanta una media-punti inferiore a quella di Ferrara: appena 12 in 9 partite. I dati parlano chiaro: con la sconfitta di ieri sera la Juve ha battuto il record negativo di partite perse in rimonta (calcolando campionato, Coppa Italia e Champions League), ben 6 in stagione. Ma non solo. Sono già 15 le sconfitte stagionali, appena 4 in meno del primato assoluto che risale al 1961-1962. Ma soprattutto sono 17 partite consecutive che i bianconeri subiscono gol in campionato, solo nella stagione 1954-1955 ci fu una striscia negativa peggiore, se Del Piero e compagni prenderanno gol anche contro l’Atalanta il record sarà eguagliato.
EMERGENZA CONTINUA — Per ogni giocatore che torna a disposizione se ne fermano almeno un paio. E’ questa la regola non scritta alla quale deve rispondere da più di un anno la Juventus. Difficile individuarne le cause: sfortuna, stress, metodi di allenamento, clima sfavorevole di Vinovo. E’ il primo problema all’ordine del giorno nell’agenda della dirigenza, l’ultimo alibi rimasto per allenatore e giocatori. Contro il Napoli Poulsen abbandona il terreno di gioco dopo una manciata di minuti per una botta al perone. Si teme una frattura recidiva sulla precedente frattura patita contro il Milan. Ma gli esami di stamattina hanno evidenziato soltanto una forte contusione al perone sinistro. Poulsen starà comunque fuori 2 settimane circa, una ennesima brutta tegola per Zaccheroni che contro l’Atalanta dovrà fare a meno anche di Camoranesi (squalificato), ma potrà di nuovo contare su Sissoko, di ritorno da Parigi.




Nessun commento:

Posta un commento