giovedì 19 febbraio 2009

L'Udinese spreca tutto Ma gli ottavi sono più vicini

Sedicesimi di Uefa: sotto la neve i friulani, avanti di due gol grazie a un tremendo uno-due in avvio di ripresa, pareggiano 2-2 in Polonia sul campo del Lech. A segno Quagliarella, poi la goffa autorete di Arboleda, che trova il definitivo pari dopo la rete di Rengifo

19 febbraio 2009 - L'Udinese scalda i cuori dei suoi tifosi per 80' nel gelo di Poznan, poi nel finale i soliti errori di una difesa poco affidabile confezionano il 2-2 che profuma comunque di ottavi. Al ritorno in Friuli basterà evitare disastri per guadagnarsi la sfida contro Zenit S. Pietroburgo o Stoccarda. Inoltre l'impresa di segnare altri gol pare alla portata contro una squadra che ha buoni attaccanti ma che dietro non è certo imperforabile.
DISCESA FREDDA - La Polonia è interessata dall'ondata di gelo che ha colpito l'Europa centro-orientale in questi ultimi giorni. Nevica moderatamente, ma gli spalatori garantiscono un campo praticabile. Praticabile non significa perfetto. Le squadre sono in difficoltà quando si tratta di manovrare e l'Udinese, squadra che cerca sempre di manovrare palla a terra in velocità, è penalizzata. Marino punta sul 4-4-2 e gli unici titolari in panchina sono Pepe e Di Natale, con Sanchez e Quaglieraella di punta. L'occasione più evidente di un primo tempo equilibrato ma non esaltante è di Inler e Quagliarella in avvio, ma il portiere croato Turina è attento nella doppia respinta. Ci provano anche i polacchi con Wilk e la stella Lewandowski: Handanovic è attento in un'uscita bassa e per il resto non corre grandi pericoli.
DOCCIA GELATA - L'impressione di una retroguardia polacca tutt'altro che perfetta, nata già nel primo tempo, trova conferme nell'uno-due che fa pendere la bilancia del doppio confronto dalla parte dei friulani. Quagliarella salta da solo (pessimo Bosacki) sulla punizione di D'Agostino e firma l'1-0, poi il povero Arboleda confeziona un'autorete goffa dopo che Turina gli ha respinto addosso un sinistro di Pasquale. Risultato severo per il Lech, che non ci sta e nella stessa azione trova un palo e una traversa.
VULNERABILE - Quando sembra che la fiammata polacca si sia esaurita, la difesa di Marino, che concede sempre qualcosa di troppo, prende due gol evitabili. Rengifo è solo sul secondo palo sul tiro-cross di Lewandowski, poi 3' dopo una deviazione di Asamoah sul primo palo dopo un corner del Lech libera Arboleda, che si riscatta in parte dopo l'autorete. All'Udinese resta il rammarico di avere buttato via una vittoria ormai quasi certa. Ma partire da un 2-2 esterno tra sette giorni è una discreta garanzia. A meno di regalare ancora qualcosa di troppo.

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